Beautiful a Bari vecchia. Possiamo riassumere così la svolta narrativa della seconda stagione di Storia di una Famiglia Perbene, la serie di Canale 5 che nel primo capitolo aveva raccontato la deleteria influenza della malavita sui pescatori e su due giovani innamorati nella Puglia degli anni ’90. Nella prima puntata andata in onda la guerra tra delinquenti e brava gente è ripresa ma il fulcro del racconto è stato la trasformazione di Michele Straziota: dato per morto, è tornato in scena con nuovi connotati.
Che Carmine Buschini, colui che lo ha interpretato nel 2021, non ci fosse più, ve lo avevamo già raccontato. Così come sapevamo, invece, che il suo personaggio era vivo, in carcere, in attesa di avere un figlio da Maria (Federica Tronchetti). Ebbene, all’esordio tutto si è svolto molto velocemente: Maria ha partorito, ha portato il figlio a conoscere suo padre e dopo poco ha saputo che l’amato era stato aggredito e ucciso in carcere.
Neanche il tempo di piangere la morte di Michele, che il pubblico ha scoperto la verità: non era affatto defunto, bensì coinvolto dalla polizia in un pericoloso progetto. E infatti, dopo aver cambiato faccia con l’ausilio della chirurgia estetica, a distanza di un anno si è ripresentato tra i suoi cari con la nuova identità di Francesco Falco (Alex Lorenzin). Per infiltrarsi sia nel clan della sua famiglia che in quello rivale e facendo nel frattempo da angelo custode alla sua Maria. Inutile sottolineare che nessuno, né la compagna né la sua stessa madre, lo hanno riconosciuto.
Storia di una famiglia perbene 2: i quattro volti di Michele Straziota
Ora, questa svolta da soap opera può piacere o meno, ma è stata una scelta autorale e come tale va incassata. Perchè, chiariamolo, è stata una scelta degli sceneggiatori: il romanzo di Rosa Ventrella pubblicato il 3 settembre 2024 Le Stagioni Brevi – Storia di una famiglia perbene Volume Secondo, come si legge nel frontespizio, è “basato sulla sceneggiatura della serie tv Mediaset“.
Quello che lascia più perplessi è il modo in cui questa svolta è stata gestita in video: svelata subito, vanificando tutta la linea mystery intorno al personaggio di Falco che, in fase di presentazione della serie, sembrava destinata ad essere centrale.
Come se non bastasse, dal momento che il volto di Carmine Buschini è stato ricordato in scena con alcune foto e dunque riconoscibilissimo anche per chi non aveva visto la prima stagione, sarebbe stato meglio mostrare Michele in carcere solo di spalle. Invece, durante l’incontro con Maria lo si è visto in faccia (sebbene in parte deturpata) ed era palesemente un terzo interprete (Luigi Ciardo).
E così le sue facce passano a quattro (in passato lo avevamo visto anche ragazzino), neanche fossimo in una commedia pirandelliana: decisamente too much. E, stando al 13.3% di share raccolto venerdì sera, potremmo non essere gli unici a pensarlo.