Lara si ritrova sempre più sotto pressione per l’aggressione a Ferri e la sentenza del processo sul caso Tommaso
Le anticipazioni delle prossime puntate di Un posto al sole, della settimana 7-11 ottobre, rivelano che Lara sarà sempre più in ansia per l’evolversi delle indagini sull’aggressione a Roberto Ferri, ma anche per l’attesa sentenza finale del processo legato al caso del piccolo Tommaso.
Intanto Alberto si renderà conto di non poter vivere a lungo in questo modo: il terrore di una vendetta da parte del boss Torrente è sempre dietro l’angolo, motivo per il quale mediterà di lasciare Napoli al più presto.
Lara Martinelli in ansia: anticipazioni Un posto al sole 7-11 ottobre
Per Lara la situazione diventerà sempre più difficile da gestire dopo che i sospetti sull’aggressione ai danni di Roberto Ferri si concentreranno sul suo conto.
Diventerà l’indiziata numero uno e non potrà nascondere la sua ansia per come si evolverà la situazione.
Nel frattempo, si attenderà anche la sentenza finale per il processo legato al caso della compravendita del piccolo Tommaso. Sia Lara che Ida saranno in attesa di scoprire la decisione finale del giudice.
In particolar modo Ida si augurerà che il giudice possa darle ragione e permetterle di tornare a fare la mamma del suo bambino.
Alberto Palladini vuole lasciare Napoli al più presto
Anche Alberto non vivrà affatto un periodo semplice della sua vita.
Continuerà a fare i conti con l’ansia di poter subire pressioni e vendette da parte del boss Torrente che, seppur in segreto, continua a tenerlo sotto controllo.
Alberto, stanco di vivere nella paura e costretto a stare lontano da suo figlio Federico, arriverà a prendere una decisione che lascerà senza parole i suoi amici e parenti: maturerà la scelta di lasciare al più presto Napoli.
Vorrà andare via dalla sua città per chiudere definitivamente con il passato e dare così una svolta alla sua vita.
Alberto aveva fatto fallire il piano del boss Torrente
Negli episodi precedenti di questa stagione, Alberto si è ritrovato nei guai dopo aver fatto fallire il progetto di Torrente, che prevedeva l’uccisione di Eduardo Sabbiese.
Era stato lo stesso Palladini a mettersi in contatto col boss per fare in modo che Sabbiese venisse ammazzato, ma all’ultimo momento ha cambiato idea e lo ha messo in salvo.
Una scelta che non è piaciuta affatto a Torrente, tanto che con i suoi uomini ha già cercato una volta di attentare alla vita di Alberto, che ha anche rischiato di essere investito da un’automobile.